Responsabile per lo sviluppo informatico, si è diplomato all’ISIA di Urbino.
Rappresenta la parte digitale dello studio QZR.
“Affianco ai progetti digitali una grande passione per l’artigianato casalingo.
Il mio sogno nel cassetto: realizzare il presepe definitivo.”
Esperto in web marketing, lavoro in una web agency di Lucca. Per niente sportivo, amante della natura e delle nuove tecnologie.
Sono CEO e co-fondatore di Jalanga, una startup turistica per la ricerca di soluzioni di viaggio in linea con il budget a disposizione dell’utente.
Ho cominciato davvero troppo presto a smanettare con i PC: avevo 3 anni. Adesso ne ho quasi 30 e conservo la stessa passione che avevo allora. Laurea specialistica in Ingegneria Informatica, nella mia azienda, tra una partita a ping-pong e una a calcio balilla, mi occupo di disegnare e sviluppare applicazioni web di tipo “enterprise” e tengo regolarmente corsi di formazione per conto di SAP Italia. Oltre a questo, essendo molto curioso tengo aggiornate le mie competenze, studiando e confrontandomi quotidianamente con colleghi ed amici su tematiche innovative legate al mio lavoro. CoderDojo è un progetto che mi intriga e sono felicissimo di esserne entrato a far parte!
Stefano Dei Rossi è laureato in Informatica e ha svolto varie attività di ricerca nel campo Natural Language Processing in collaborazione con l’università di Pisa e Yahoo! Research di Barcellona. E’ cofondatore della web agency e software house WebSoup.
Co-Founder e Responsabile Commerciale di Prixe. Dieci anni di esperienza come commerciale in aziende di respiro internazionale con specifiche competenze nella gestione di reti dealer e network per Italia ed Europa e, soprattutto, profondamente nerd fin dai tempi dell’Atari.
“Laureato, ma solo per sbaglio, in giurisporudenza; da sempre sono attratto dall’informatica (a 14 anni avevo un msx e al liceo ho imparato il basic sul primo mac). Al Polo Tecnologico Lucchese mi occupo di impresa, innovazione e con il CoderDojo anche di educazione digitale.
Amo i nativi digitali e i libri di carta.”